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M5S: "La città ha ormai perso la sua guida"

"Mentre la giunta comunale si "SBrega" e inesorabilmente perde un pezzo fondamentale, di fatto palesando l’illegittimità della stessa rispetto a quanto affermato nello statuto comunale (art.42 comma 2), sindaco e assessore al Bilancio continuano la propria azione di accanimento contro la città. Il M5S diffida pertanto la giunta a disporre ulteriori atti finché non venga ripristinato il numero legale degli assessori indicato nello Statuto comunale". Lo scrive in una nota il gruppo consiliare M5S a seguito delle dimissioni dell'assessore Cristhia Falchetti Ballerani. "La città ha oramai perso la sua guida. Con quale credibilità questi signori pensano di affrontare la crisi dopo che tre mesi fa - affermano i consiglieri- hanno votato un bilancio che, come già sottolineato dalle opposizioni, si sapeva far acqua da tutte le parti?
In meno di tre mesi si è acclarato un potenziale disavanzo di tre milioni. Molte altre cose stanno venendo a galla, il M5S è già all’opera tramite i propri staff legali che stanno rilevando ulteriori criticità non ancora emerse e che potrebbero appesantire le posizioni di chi si troverà a dover sostenere l’adeguatezza delle azioni che questa giunta ha deciso di intraprendere."
"È certo - si legge- che all’interno del Partito Democratico non tutti ne escono sconfitti, non tutti pagheranno il conto. Qualcuno brinda con il calice in mano con grande soddisfazione per come è riuscito ad emarginare alcuni nobili ormai decaduti di via Mazzini. Le parole rassicuranti dell’assessore Piacenti D’Ubaldi rispetto al debito non riescono a convincere  e tranquillizzare neanche i membri della sua stessa Giunta e della sua stessa maggioranza.
E risulterebbe vano il tentativo di chi in questi giorni sta cercando di scaricare le proprie responsabilità riguardo alla voragine debitoria del Comune di Terni, in particolare su dirigenti e funzionari del Comune. Come se i debiti non  abbiano nulla a che fare con le scelte politiche che la maggioranza porta avanti da quasi 4 lustri. A chi resterà il cerino in mano?Premettiamo fin da ora che faremo il possibile affinché chi ha gestito il potere in città ininterrottamente negli ultimi 17 anni, adesso che i nodi stanno rapidamente venendo al pettine, non riesca a buttare la croce addosso ad altri. Si chiama principio di responsabilità: chi ha il potere ne sopporta anche gli oneri. Fare buchi e poi chiamare il "serrate i ranghi" non illude più nessuno neanche molti pezzi della maggioranza sempre più consapevoli del fatto che: gli onori sono roba per pochi fortunati nel partito, mentre gli oneri vengono tranquillamente condivisi."

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017