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Cecchini: "No all'incenerimento, differenziata da implementare specie a Terni"

(Ufficio Stampa/Acot) - Un bilancio del piano regionale dei rifiuti, le sue prospettive e le sue ombre, la conferma di non volere l’incenerimento dei rifiuti in Umbria: sono stati i temi principali dell’intervento dell’assessore regionale all’ambiente Fernanda Cecchini in apertura della seduta consiliare straordinaria del consiglio comunale di Terni dedicata alle tematiche ambientali e della gestione dei rifiuti.
“Il piano regionale dei rifiuti fa i conti con le direttive UE e - nell’aggiornamento del marzo 2015 - ha tenuto conto delle parti positive, ma anche delle ombre, cercando di accelerare il passo e di individuare soluzioni più verosimili.
“Il piano - ha ricordato l’assessore regionale - è stato quindi meglio declinato attraverso due delibere di giunta che riguardano nuovi indirizzi agli ambiti, ai gestori e ai comuni”.
“Il nostro – ha ribadito Fernanda Cecchini -  è un buon piano, c’è solo da mettersi al lavoro ognuno con le proprie competenze per attuarlo”.
“La Regione ha fatto molto per sostenere i comuni nella raccolta e nella gestione, introducendo degli elementi a monte, per ridurre la produzione dei rifiuti. Abbiamo cercato di spingere l’ammodernamento degli impianti e l’incremento della differenziata con importanti risorse”. “I risultati prodotti – ha però ammesso - non sono stati quelli che ci aspettavamo: non abbiamo raggiunto il 65%. Non tutto ha funzionato come dovuto. Siamo al 51% di differenziata, risultato non irrilevante, ma ora occorre accelerare verso gli obiettivi prefissi”.
Quali i punti di criticità? L’assessore li ha imputati all’eccessiva frammentazione degli ambiti, dei piani d’ambito e dei gestori. “Per questo – ha detto abbiamo accelerato nella costituzione di un unico ambito regionale, con un’unica governance, un unico piano d’ambito e un’unica gestione che non vuol dire un’unica società, un unico soggetto, ma favorire processi d’aggregazione, con un’unica responsabilità di gestione dei rifiuti in Umbria: in questa direzione in febbraio è stato insediato l’Auri”.

Cecchini si è poi soffermata sul provvedimento del Governo, il cosiddetto Sblocca Italia, riferendo al consiglio comunale i termini della vicenda che ha indotto la Regione Umbria a proporre l’emendamento sull’assegnazione della quota d’incenerimento per la nostra regione, che potrà essere superata tramite accordi macroregionali.
“In questo senso – ha detto l’assessore -  stiamo lavorando con più regioni, prima fra tutte con la Toscana, ma anche con le altre che ci stanno accanto”.
I tre punti cardine attraverso i quali la Regione intende chiudere il ciclo dei rifiuti entro il 2018, secondo le aspettative e le previsioni, sono dunque il raggiungimento del 70% di differenziata, la produzione di combustibile solido secondario da immettere sul mercato e gli accordi con altre regioni per evitare la quota d’incenerimento.

L’assessore Cecchini ha ribadito che in Umbria “non vogliamo bruciare rifiuti”. Ha anche sottolineato che nell’andamento regionale della raccolta differenziata l’ambito di terni è quello “un po’ più fragile”. “Mi auguro – ha detto - che si possa raggiungere l’obiettivo di far partire al galoppo la raccolta porta a porta. L’Ambito 4, comunque, non parte da zero, ma deve tornare in linea con la media regionale”.

“Innanzitutto – ha detto l’assessore comunale all’ambiente Emilio Giacchetti nel suo intervento in consiglio comunale - va ribadita una scelta compiuta dalla giunta, grazie anche al dibattito consiliare, che è di contrarietà all’incenerimento come metodo di chiusura del ciclo dei rifiuti. Scelta che si basa sulle annose criticità ambientali che caratterizzano la conca ternana. Abbiamo sostanziato questa scelta con atti nelle conferenze di servizio rispetto agli impianti ternani”.
“Questa – ha aggiunto Giacchetti - è una risposta solamente parziale al tema delle immissioni in atmosfera, ma c’impone di mettere in cima alla lista delle priorità il raggiungimento degli obiettivi prefissati per la raccolta differenziata. Serve un approccio di sistema che leghi tutti i territori umbri per evitare soluzioni tampone". 
"Il raggruppamento d’imprese che gestisce la raccolta dei rifiuti, superate alcune difficoltà, dal gennaio 2016, sta spingendo sulla raccolta differenziata che sarà estesa a tutto il territorio comunale entro i mesi estivi. Si tratta di uno strumento complesso, che coinvolge più aspetti e molteplici attori e per il quale davvero serve un coinvolgimento forte dei cittadini”.
"I dati sulla percentuale della raccolta di gennaio e febbraio - ha detto ancora l'assessore - lasciano ben sperare in questo senso".  Infine l’assessore Giacchetti ha ribadito che l’amministrazione punta alla strategia rifiuti zero, anche attraverso la diminuzione della produzione di rifiuti e la riduzione a monte non solo da parte dei cittadini, ma anche - ad esempio – da parte della grande distribuzione.

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017