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"Sulla Taric è andata a finire male, come previsto"

Sulla Taric è andata a finire male, come previstoIl consigliere Emanuele Fiorini

(ufficio stampa) - "Da tempo e ripetutamente ho sollevato la questione inerente la Tari, oggi Taric, sia in Consiglio Comunale, dove qualcuno mi guardava - sostiene il consigliere comunale del gruppo misto Emanuele Fiorini -   come se fossi un marziano e con il solito sorriso ironico, sia con un post su Facebook, datato 20 febbraio, dove denunciavo l’eccessivo aumento.
Mentre reperivo la documentazione e approfondivo l’argomento, il 12 marzo la UIL è uscita con un comunicato stampa parlando di un aumento del 27% mentre è del 15 marzo la lettera inviata da ASM a 9000 condomini, circa 17000 utenti, con la quale comunicava di un consistente incremento della fattura rispetto agli anni precedenti.
Il dramma è anche un altro: ad alcune attività commerciali la Taric è aumentata di quasi il doppio ed è paradossale che in questo momento storico, dove le stesse sono state quelle più martoriate, l’amministrazione Comunale non ha messo in campo strumenti concreti per aiutarle non rendendosi conto che il tessuto economico della città sta crollando.

Il 16 marzo ho presentato richiesta al Presidente della IV commissione controllo e garanzia, per verificare le procedure con le quali l’amministrazione ha sostituito la Tari con la Taric, ma soprattutto il metodo di calcolo utilizzato per la tariffazione da applicare agli utenti.

E' da approfondire per quale motivo l’amministrazione ha riportato all’interno di ASM la fatturazione e la riscossione della tassa sui rifiuti e soprattutto per quale motivo ASM ha fatto un raggruppamento di imprese temporaneo per svolgere tale compito. Qual è la convenienza? Tale operazione ha un costo maggiore? 

Bisogna capire per quale motivo i 2,5 milioni di euro che sono stati stanziati dal Governo nel 2020 e utilizzati da questa amministrazione nel 2021, che potevano essere utilizzati in parte anche per ridurre la tassa sui rifiuti alle attività economiche, non sono state utilizzate per questa finalità.
Un’altra questione, partendo dalla disciplina del Tributo, riporto testuali parole della stessa: “la tassa sui rifiuti è un tributo destinato a finanziare i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti ed è dovuta da chiunque possiede o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte suscettibili di produrre i rifiuti medesimi”. Per cui è chiaro che se te non produci il rifiuto, non devi pagare, perchè di fatto la raccolta non avviene e dunque viene meno il servizio.

In merito è uscita anche una ordinanza della Cassazione con la quale si stabilisce che in mancanza di un regolare servizio o se il servizio non viene svolto regolarmente il contribuente potrà richiedere uno sconto sulla tariffa. La riduzione è obbligatoria perchè è soggetta al pagamento di un servizio che in realtà non viene svolto, ma che il contribuente ha pagato.

Per la Suprema Corte l’agevolazione deve essere garantita a prescindere da una espressa previsione nel regolamento Comunale, ope legis, di diritto.

Adesso vediamo cosa emergerà dalle verifiche che faremo in quarta commissione e se la nostra Amministrazione intenderà recepire quanto stabilito dalla Suprema corte oppure continuerà ad andare dritta per la propria strada.
Questa vicenda per me non ha colore politico, perchè l’interesse dei cittadini viene prima di tutto. Per questo io mi associo alla manifestazione che si svolgerà oggi alle 18.30 davanti Palazzo Spada".

SPA - Ufficio Stampa/Agit

Data aggiornamento della pagina: 25/03/2022