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"Impegno su indennità, sicurezza, via Emilia e Acciaierie"

(ufficio stampa) – Nel corso dell’ultima seduta di consiglio comunale alcuni gruppi consiliari hanno presentato quattro atti di indirizzo rivolti al sindaco e alla giunta relativi a diverse, rilevanti tematiche. Gli atti sono stati illustrati dal consigliere di FdI Marco Celestino Cecconi.

Con il primo atto, firmato dai gruppi consiliari FdI e Masselli Sindaco, si fa precisa richiesta al sindaco, vicesindaco e assessori di ridurre le proprie indennità di carica, seguendo le buone pratiche e gli esempi virtuosi della precedente amministrazione di centrodestra, al fine di incrementare del 50% le risorse attualmente destinate alla manutenzione del verde pubblico, provvedendo alle conseguenti necessarie variazioni di bilancio entro il 30 luglio. Nell’atto si specifica che ciò consentirebbe il recupero di almeno 240mila euro l’anno, cifra consistente tenuto conto dell’oggettiva scarsità di risorse disponibili in bilancio. Inoltre, si evidenzia che sin dal momento del suo insediamento nel 2018, la precedente giunta di centrodestra ha preso atto delle gravissime condizioni economico-finanziarie in cui aveva ereditato il nostro Comune e dei grandi sacrifici che sarebbero stati imposti, per legge, per anni, a tutti i cittadini ternani proprio a causa di quel dissesto, ragione sufficienti ad indurla a deliberare da subito la riduzione del 10% delle rispettive indennità mensili.

Il secondo atto, a firma dei gruppi FdI e Masselli Sindaco, riguarda il tema della sicurezza e impegna il sindaco e la giunta a darvi effettiva priorità, al di là delle enunciazioni, con azioni concrete orientate alla revisione del piano delle assunzioni nell’ottica dell’incremento del corpo della Polizia Locale. Nella premessa si legge che le prime azioni messe in campo dalla attuale amministrazione, tra cui il blocco delle assunzioni previste dalla precedente amministrazione; la revisione al ribasso della pianta organica del Comune; una programmazione di nuove assunzioni in numero inferiore a quanto programmato, rappresentino un inspiegabile dietrofront rispetto a quanto previsto e contraddicano di fatto tutti i proclami inerenti la centralità del tema della sicurezza.

Risolvere in modo strutturale le criticità connesse all’area verde destinata ad uso pubblico di via Emilia, nel quartiere di Borgo Bovio, questo chiede l’atto presentato dai gruppi consiliari FdI, FI, Masselli Sindaco, Pd e M5s. L’area in questione, che si estende per oltre un ettaro tra via Emilia e via Marche, risulta di proprietà della soc. coop. Edilizia Terni Casa Due, in liquidazione dal 2018 con nomina del commissario liquidatore, e versa in condizioni di grave degrado e incuria con tutti i rischi connessi e le implicazioni a livello di salute pubblica. Lo sversamento di rifiuti di ogni genere e il proliferare incessante di vegetazione infestante rende impraticabile la fruizione dell’area destinata a verde privato ad uso pubblico. Si chiede, dunque di mettere in atto gli interventi necessari di risanamento e bonifica e di valutare positivamente la possibilità - a fronte delle ragioni di igiene e salute pubblica come sopra descritte - di sostituirsi d’imperio al privato inadempiente (ovvero al commissario liquidatore della Società posta in liquidazione coatta), salvo addebitare i costi delle azioni intraprese alla procedura liquidatoria in essere.

Il ruolo del Comune, le azioni, le interlocuzioni e i progetti del Comune riguardo alla situazione delle Acciaierie al centro di un atto di indirizzo dei gruppi FdI, FI e Masselli Sindaco. Il documento, in premessa, rileva che tra gli obiettivi enunciati con grande enfasi durante la campagna elettorale, l’attuale amministrazione non ha mancato di riservare una grande attenzione al tema-acciaierie, annunciando anche iniziative volte a garantire alla fabbrica ternana l’autonomia energetica assicurata da centrali all’idrogeno, etc. Si evidenzia come, in aggiunta al problema mondiale di una contrazione del settore siderurgico, altre criticità legate al costo dell’energia abbiano contribuito a determinare il fermo delle acciaierie ternane, un ‘fermo’ di una durata mai registrata nella storia della fabbrica. Si impegna pertanto il sindaco e la giunta a riferire in Consiglio quali azioni siano state poste in essere relativamente a queste problematiche e con quali risultati, oltre ai progetti prettamente comunali in cantiere.

 

 

Data aggiornamento della pagina: 10/07/2023