Notizia

"Nessun bavaglio alla stampa, solo rispetto delle regole"

(ufficio stampa) "Tanto rumore per nulla - dichiara la presidente del consiglio comunale di Terni Sara Francescangeli - non ho mai inteso limitare la libertà di stampa che considero uno dei pilastri della vita democratica. Chi asserisce il contrario asserisce il falso. 

Ho ben presente che le sedute del consiglio - a parte in casi specifici e regolamentati- sono pubbliche e quindi oggetto di diritto di cronaca. Come presidente mi sono sempre assicurata che ci fosse l'attivazione dello streaming, cosa sempre avvenuta se non per imprevedibili problemi tecnici non ccerto ascrivibili a questa presidenza. 

È mio dovere svolgere con attenzione e imparzialità le funzioni di presidente del consiglio. Tra queste quella di assicurare che nella aula consiliare e in particolare nell'emiciclo ci sia rispetto delle regole e dei rapporti personali.  

L'art. 80 del regolamento  specifica chi, oltre ai consiglieri e alla giunta, può essere presente non nella parte del pubblico, ma nell'aula vera e propria, il cosiddetto emiciclo. Un termine che può sfuggire ai cittadini ma non certo ai consiglieri comunali, chi di loro da luogo a fraintendimenti su questo spazio dunque non è in buona fede. 

L'art 80 - che i consiglieri di opposizione non possono non conoscere - prevede che tra le persone presenti ci possano essere anche  i giornalisti per esigenze di riprese video. Devono comunque essere autorizzati dal presidente.

La ratio dell'articolo è che le esigenze di cronaca non devono scontrarsi con le esigenze di piena funzionalità dei lavori del consiglio. D'altronde sempre l'articolo 80 specifica che giornalisti e operatori della comunicazione che rechino disturbo possono essere allontanati. 

Più complessivamente è mia intenzione assicurare un clima sereno e collaborativo dove tutti possano svolgere il proprio ruolo nel massimo rispetto delle regole, di tutti i presenti e nel  sovraordinato interesse della comunità. La presenza delle riprese deve dunque costituire un valore aggiunto di trasparenza e non certo essere intesa come luci della ribalda  per favorire atteggiamenti di protagonismo non consoni all'aula nella quale noi sediamo. E' mio dovere valutare di volta in volta le condizioni e il clima dell'aula per applicare il regolamento nelle parti discrzionali di esclusiva competenza della presidente".

SPA - Ufficio Stampa/Agit

Data aggiornamento della pagina: 05/09/2023