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"Grande unione sul tema università e su Pentima"

Grande unione sul tema università e su Pentimada sx Mascia Aniello e Viviana Altamura

(ufficio stampa) - "L'opposizione di centrodestra, dopo aver fritto aria per cinque anni, preferisce ancora menare il can, immaginando inesistenti divisioni in seno alla nuova maggioranza.
Secondo la raffinata lettura politica di costoro - dichiarano in una nota congiunta Mascia Aniello e Viviana Altamura -  l’assessore all’Ambiente  sarebbe stata scaricata e smentita dalla collega in tema di Università a Pentima.
Anzitutto bisognerebbe chiedersi di quale università parliamo, essendo ormai osservabile col binocolo il numero degli immatricolati a Terni: 6.000 a inizio secolo, 2.500 nel 2013, 1.500 nel 2017. E oggi, dopo la 'cura' Latini-Tesei, appena 800.
Inoltre, rispetto all'esteso negazionismo ambientale che precede l'era Bandecchi, per la prima volta nella storia di Terni, un sindaco e la sua giunta si esprimono molto chiaramente su dati scientifici, ormai stranoti, e, soprattutto, sui responsabili dello stato attuale: pertanto rincresce deludere gli uccellacci del malaugurio. Non vi è alcun disaccordo tra noi.
Siamo invece convinte del fatto che pianificare un polo universitario a pochi metri dai forni fusori dell'acciaieria rappresenti una visione novecentesca della città, un’idea più ottusa che innovativa, frutto di un retaggio culturale lontano dal nostro.
Conseguentemente la nuova giunta comunale ha detto e ribadito la sua, non potendo far altro che sollevare un dibattito pubblico su quanto già imposto dalla Regione, ente che, ancora una volta, si rivela capace di scelte incomprensibili e affatto utili a ridurre il gap tra i territori.
Infatti, anziché riversare risorse enormi su aree del genere, una simile leva finanziaria –ben 20 milioni di euro- poteva essere investita assai più utilmente nel centro storico o in zone significative della città, generando vero valore a lungo termine e sicuro sviluppo per Terni.
D’altronde è male cronico dell’Umbria e dell’Italia quello di impiegare spesso in modo assurdo risorse europee e pure quelle miliardarie del PNRR, dando vita a discutibili progettualità. E i risultati, purtroppo, si vedono, specie a Terni, dove non è stato previsto nemmeno un euro per luoghi simbolo, meritevoli di grandi attenzioni, come la Cascata delle Marmore, Piediluco o San Valentino.

D'altra parte non finisce qui, perché, come preannunciato dall’assessore Altamura, è ferma intenzione di questa Amministrazione non solo ampliare l'offerta universitaria, ma anche riunire nel centro storico parte rilevante delle varie sedi oggi distaccate, accrescendo in tal modo l’attrattività generale di corsi di laurea vecchi e nuovi, superando un immobilismo di lunghissima data, invertendo finalmente la direzione disastrosa degli ultimi lustri".
 

SPA - Ufficio Stampa/Agit

Data aggiornamento della pagina: 10/11/2023