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Pennoni (Pd): "L'atto per la bonifica di Papigno tutela ambiente e occupazione"

(Ufficio Stampa) - “Nella seduta di consiglio di lunedì scorso è stato approvato un atto di indirizzo messo a punto dalla terza commissione consiliare che ha per oggetto il progetto di bonifica dell’ex discarica di Papigno”. Lo sottolinea, in una sua nota, Michele Pennoni, consigliere del gruppo del Pd.
“Dato il livello di complessità teorica che sta alla base delle tecnologie, il fitorimedio e il fitocapping, che utilizzano le proprietà fisiologiche delle specie vegetali agli scopi di bonifica, rispettivamente per ridurre la concentrazione di contaminanti nel terreno e per controllare il percolamento – scrive Pennoni - credo che sia di grande importanza rimarcare gli effetti delle scelte fatte affinché non sfugga la loro rilevanza”.
“Con quest'atto e in particolare con la decisione di impegnare la maggior parte dell’area sottoposta a bonifica con un rimboschimento finalizzato alla contabilizzazione locale dei crediti di carbonio, abbiamo deciso di creare una foresta urbana che sarà un vero e proprio serbatoio di accumulo della CO2”. “Significa che metteremo a dimora vegetazione per il recupero dell’area che verrà restituita, verde, bella e fruibile agli abitanti di Papigno che potranno tornare a vivere un’area, migliorata e godibile laddove ora c’è pericolo e contaminazione”.
“Questo significa – continua Pennoni - credere in un modello, quello proposto dal consorzio Remida, basato sulla Smart Remedation, nella gestione dei siti contaminati che potrà essere replicato in tutti i siti presenti nel territorio comunale ma non solo in quelli toccati da contaminazione: il sequestro di CO2 atmosferica attraverso gli alberi in ambiente urbano, ovvero la messa a dimora e mantenimento di nuovo verde pubblico per aumentare lo stock di carbonio è possibile e utile per il recupero delle aree marginali ma anche nei parchi, viali ed è tanto più importante in una realtà industriale come la nostra e diventerà la leva per modelli di sviluppo più sostenibili”.
“E' stato dunque gettato un ponte verso un futuro in cui le aziende presenti sul territorio dovranno contenere le loro emissioni ma potranno compensare quanto rilasciato nell’atmosfera attraverso l’acquisizione di crediti di carbonio, ovvero piantando alberi che “puliranno” l’aria, riassorbendo quanto emesso nella logica della compensazione  e, particolare tutt’altro che irrilevante, per la cui manutenzione saranno impiegati tecnici, professionisti e manodopera locale”.
“Una soluzione, dunque, che rappresenta un “filtro” dell’aria e un motore e uno stimolo allo sviluppo; esiste ed è stata depositata in Regione una proposta di legge per la riduzione la compensazione delle emissioni di CO2 e ci auguriamo che si traduca nel più breve tempo possibile in legge regionale”.
“In questo senso – conclude Pennoni - abbiamo puntato sul futuro, credendo e investendo nei crediti perché fornisca lo spunto necessario non perdiamo questa occasione di crescita e di sostenibilità per l’Umbria e per Terni”.
Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017