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Area di crisi complessa, gli interventi dei gruppi consiliari

(Ufficio Stampa) – Intervenendo sul tema della richiesta per l'area di crisi complessa sul territorio di Terni e Narni, ieri sera durante la seduta congiunta dei consigli comunali di Terni e Narni, Paolo Crescimbeni (GM) ha espresso perplessità sullo strumento, che potrebbe essere “assimilato ad una sorta di bollino nero per il nostro territorio, oggi punteggiato da realtà in pieno sviluppo”.
“Nell'ordine del giorno approvato dal consiglio regionale nel settembre scorso – ha detto nel suo intervento Marco Cecconi (FdI) lo strumento dell'area di crisi complessa, ipotizzato come eventuale, era subordinato ad un preventivo “confronto con il governo”: ma non risulta che questo confronto finora ci sia mai stato”. “Per quanto riguarda Terni – ha proseguito Cecconi - sempre in quel documento si indicava testualmente come presupposto del riconoscimento dell'area di crisi complessa “l'inadeguatezza del piano industriale TSK presentato a luglio”. Dopo la firma dell'accordo del 3 dicembre scorso, le cose stanno ancora così? E allora come si spiegano i giudizi, di tenore opposto, che le Istituzioni locali Regione in testa - cofirmatari di quell'accordo -  hanno sempre dato di quell'accordo romano? Come si spiegano i quasi 7 milioni di euro che, proprio in questi giorni, la Regione ha annunciato di aver messo a disposizione per dare attuazione a quell'accordo?”. Cecconi, esprimendo un no a “soluzioni contraddittorie e pasticciate” ha anche chiesto se “la Regione riuscirà a fare in pochi giorni (quello che, da settembre ad ora, non ha fatto o non ha voluto fare? Riuscirà ad avanzare al Ministero dello sviluppo economico, come prevede la legge, una proposta completa e credibile?”.

“Nel momento in cui la Regione dell’Umbria insieme ai comuni di Terni e Narni decidono, finalmente di attivare l’iter per il riconoscimento dell’area di crisi complessa – hanno detto nel loro intervento Silvano Ricci (Sinistra per Terni) e Daniele Santirosi (SEL del Comune di Narni) - dal piano  complessivo dovrà emergere un punto ineludibile: l’uscita del territorio dall’emergenza ambientale, considerando tale operazione come grande opportunità economica ed occupazionale”. “Noi di Sinistra ecologia e Libertà e Sinistra per Terni, crediamo fortemente che Ambiente e Lavoro possano e debbano andare di pari passo.” In particolare Ricci e Santirosi nel loro intervento hanno detto che “è l'industria che deve essere al servizio del territorio”. “È necessario partire dalla priorità ambientale, quindi bonificare  le aree della discarica dell'AST, l'area NARNI 1 all'interno della proprietà dell'Elettrocarbonium, l'area della ex ADICA di Nera Montoro, per le quali aree vanno subito elaborati progetti tempestivi”. “E' assolutamente necessario partire con la realizzazione dell'impianto di trattamento delle scorie correnti e quelle depositate nelle discariche di Pentima, in modo che si possano recuperare, attraverso la separazione metalli, carbonato di calcio e inerte che diventeranno nuove materie prime, in grado di garantire un nuovo valore economico aggiunto e occupazione”. “L'impianto di trattamento va realizzato in un luogo in cui è  possibile il collegamento ferroviario con l'acciaieria, come ad esempio il polo chimico, così da evitare un andirivieni di autoarticolati”. “Ciò permetterebbe anche un agevole trasporto dell'inerte verso il mercato romano delle costruzioni”. Attenzione va poi data al trasporto su rotaia. “Per la riuscita complessiva di tale progetto, l'acquisto delle aree di Basell diventa un prerequisito irrinunciabile, da perseguire utilizzando anche le risorse derivanti dallo status di area di crisi complessa. Al tempo stesso andrebbero avviati i progetti previsti per il trattamento dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata del territorio. Tutto questo farebbe nascere un polo di importanza nazionale per la ricerca sulle bonifiche ambientali e sul recupero della materia prima seconda e sulle bioproduzioni in una nuova collaborazione tra università di ingegneria, istituzioni, imprese, anche attraverso l'autofinanziamento del sistema”. “Necessaria inoltre una seria rivisitazione della mobilità urbana con l'ausilio dei mezzi elettrici, a partire dal trasporto pubblico e dalle merci. Così come va rielaborato un progetto complessivo  per l'utilizzo della centrale energetica della Edison, all'interno del polo chimico”. “Occorre poi governare il processo di bonifica e reindustrializzazione dell'area Elettrocarbonium, in linea con il progetto PAES del comune di Narni e della Smart City di Terni e Narni. Così come sono necessari interventi urgenti a Nera Montoro, nell'area ex Adica, cercando di valorizzare anche la nascita di attività di filiera o di conto lavorazione nei confronti di Alcantara. La messa in sicurezza del territorio, a quel punto, permetterebbe di promuovere nuove iniziative di marketing territoriale”.

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017