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AST/TK: “Occorre rilanciare su Arcelor Mittal”

(Ufficio Stampa) - “L' atto d'indirizzo proposto e votato  dalla maggioranza del Consiglio comunale, propone un'alternativa molto debole al piano ThyssenKrupp, in quanto focalizza il problema AST sul mercato nazionale, mentre la competizione si gioca ormai con i colossi dell’acciaio a livello internazionale”.
“L’AST, su questo livello, sarebbe un nano e come tale non andrebbe da nessuna parte. Bisogna invece chiedersi – prosegue Crescimbeni -  quale è la logica che sta alla base del piano Thyssenkrupp, che tende non a creare un competitore, altrimenti non avrebbero scorporato la rete commerciale, ma a far dimagrire un sito produttivo con il fine di venderlo o, se antieconomico, di chiuderlo progressivamente.  Il futuro di AST é assicurato solo dalla confluenza in un grande gruppo internazionale nel campo dell'inox. Il solo soggetto che finora ha fatto offerta per acquisire AST è Aperam, appartenente al Gruppo Arcelor Mittal, primo Gruppo siderurgico mondiale. Aperam metteva sul piatto la chiusura di un'acciaieria belga per salvare l'acciaieria di Terni. L'offerta fu rifiutata da Outokumpu per motivi finanziari. Inoltre, Arcelor Mittal è interessato all'acquisto di Taranto e a fine settembre presenterà il piano industriale per quel sito”.
“Quale occasione migliore per fare pacchetto unico con Terni, facendo a Thyssenkrupp un'offerta che “non può rifiutare”? E’ evidente che solo il Governo nazionale ha il pallino in mano per una tale partita. Ma fino ad ora non lo ha giocato, o almeno non appare. Signor Sindaco, signora Marini qualcuno glielo ha chiesto al Governo Renzi?”.
“Un secondo atto d'indirizzo, presentato dal sottoscritto e altri del Centrodestra anch’esso approvato dal Consiglio Comunale di Terni nella stessa seduta, dice proprio questo. Qualcuno se ne sta occupando? Sono questi interrogativi che esigono una risposta. Ad horas. Altrimenti qualcuno bluffa”.
Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017