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“Programmare il centro cittadino della Terni del domani”

(Direzione Generale/Uff.stampa) – Pensare e progettare la vocazione del centro cittadino della Terni del domani. Una operazione di pianificazione da realizzare insieme alla categorie produttive, ai residenti, a chi vive il cuore della città, perché l’obiettivo è capire come utilizzare al meglio spazi, potenzialità, le non molte risorse a dispozione. Questa mattina nella sala del consiglio, primo incontro in vista della stesura del Quadro strategico di valorizzazione del centro, strumento sul quale sta lavorando il Comune di Terni. Erano presenti i rappresentanti della Camera di Commercio, Confartigianato, Cna, Confcommercio, Confesercenti, Asppi, degli ordini degli ingegneri e degli architetti, dell’Ance,  dell’Asppico, i tecnici della direzione urbanistica e lavori pubblici, gli assessori ai Lavori Pubblici Silvano Ricci, allo Sviluppo Economico Sandro Piermatti e all’Urbanistica Marco Malatesta.
“L’incontro di oggi – dichiara Marco Malatesta – è l’avvio di una fase di confronto con il tessuto produttivo della città in quanto come Amministrazione Comunale abbiamo avviato la stesura del Qsv, quale strumento urbanistico che offre la possibilità, in adesione alla legge regionale 12/208, di avere una visione del centro cittadino proiettato nei prossimi 20 anni. Non vogliamo dar luogo a una mera perimetrazione viaria, ma a un piano  innovativo e concreto per rendere il centro migliore sotto molteplici aspetti: è un modo per utilizzare le normative di carattere urbanistico e commerciale per rendere alcune aree di particolare interesse,  volano per comporre una nuova rete infrastrutturale della città. E’ il presupposto per partecipare in maniera adeguata a bandi regionale ed europei nell’ambito della destinazione dei fondi. Con il Qsv possiamo migliorare l’ambiente, la viabilità, la fruibilità del centro, contrapponendo alla crisi del commercio in centro una visione nuova del centro storico, visione che nasce dal confronto diretto con la città. Serve dunque un approccio multidisciplinare per lo sviluppo urbano, un approccio che, inteso in tali termini risponderà in pieno alle istanze della Ue, che premierà quei territori che sapranno interpretare l’imminente futuro allargando il dialogo all’intera comunità”.
Nell’incontro di questa mattina si è registrata un’ampia convergenza sui progetti di valorizzazione in corso nell’area della stazione e sulla sua centralità anche futura, quale Porta della città e dell’Umbria: “Nell’ambito di questa zona della città è punto nevralgico l’area dell’ex Bosco: si può trasformare l’attuale destinazione d’uso e rendere quella zona così in prossimità della Stazione Ferroviaria, un’area sviluppata in termini di commercio e infrastrutture strategiche? C’è nel mondo dell’imprenditoria la volontà di intervenire in quell’area per realizzare un progetto di sviluppo condiviso pubblico-privato? L’Amministrazione Comunale ritiene di sì, ma questa deve essere una scelta convinta e ampia, altrimenti è priva della forza necessaria”.

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017