Notizia

“La Fondazione Ceffas sarà uno strumento gestionale innovativo”

(Direzione Generale/Uff. Stampa) – “Il Centro di Formazione Fisica ed Avviamento allo Sport, è stato istituito nel 1971 per volontà del Consiglio Comunale. Il Consiglio di Amministrazione del Ceffas, a causa delle dimissioni dei rappresentanti degli enti di promozione sportiva, non si riunisce dal gennaio 2000”. Lo ricorda l’assessore comunale allo sport Renato Bartolini, a margine della votazione con la quale oggi pomeriggio il consiglio comunale ha approvato la costituzione della Fondazione del Ceffas. Bartolini ricostruisce le vicende che hanno portato all’atto di oggi: “Attualmente, a seguito delle dimissioni del presidente Bosi (di nomina del sindaco Raffaelli)  è stato incaricato, con atto di nomina del sindaco Di Girolamo del 2 febbraio del 2010, in qualità di presidente pro tempore, Luciano Sdogati (ex dirigente della Direzione Sport) provvedimento che, considerato il dissolvimento del consiglio d’amministrazione, ha assunto nei fatti, un carattere di commissariamento”.

“Il Centro di formazione è stato istituito per dotare la città di un organismo che fosse in grado di iniziare alla pratica motoria e sportiva il più ampio numero di bambini e ragazzi. Una finalità che il Centro, in quarant’anni di attività, grazie ad una proposta di qualità, ha mantenuto intatta, svolgendo pienamente la sua funzione di aggregazione sociale e culturale. Distinguendosi anche  per il lavoro svolto in collaborazione con il mondo della scuola, i Servizi Sociali, la Asl e i Servizi psicologici territoriali, finalizzato all’inserimento in appositi piani di recupero di bambini portatori di disagio fisico o sociale, rappresentando un valido strumento per l’attuazione di politiche di integrazione ed inclusione sociale per soggetti appartenenti a categorie sociali meno tutelate. Ogni anno sono circa tremila i bambini e i ragazzi che ruotano intorno alle iniziative del Ceffas, tanto che, a tutt’oggi, per i cittadini ternani il Ceffas è sinonimo di Comune di Terni, di servizi per la promozione sociale e sportiva”.
“In questo momento di grave difficoltà per le politiche di welfare e dei servizi in generale – continua Bartolini - il Ceffas rappresenta un prezioso patrimonio culturale da non disperdere o “svendere” ma anzi, come è opportuno in momenti di crisi, tendere a migliorare i servizi offerti attraverso una rinnovata progettualità che persegua gli scopi sociali e formativi, adottando criteri di economicità ed efficacia”.

"La scelta di costituire una Fondazione per lo sport corrisponde alla volontà di salvaguardare, valorizzare ed ampliare il patrimonio culturale e professionale del Ceffas; di dar vita ad un “soggetto sportivo” partecipato da soggetti pubblici, privati enti di promozione sportiva, associazioni e società sportive e associazioni del terzo settore per realizzare politiche sportive condivise e finalizzate al sostegno di una concezione dello Sport, inteso come strumento di educazione e formazione personale e sociale; per la promozione di una cultura sportiva nella sua accezione più ampia e nobile. Priva di scopo di lucro, la Fondazione di partecipazione, costituita dall’Ente pubblico e partecipata da coloro che, avendone i requisiti, ne faranno richiesta, persegue attraverso i propri partecipanti i fini statutari che si propone e, sempre attraverso costoro, eroga le proprie utilità strumentali dirette al perseguimento di queste finalità. La Fondazione di partecipazione può definirsi un patrimonio a struttura aperta, “a formazione progressiva”, nel quale, l’elemento personale e quello più propriamente patrimoniale confluiscono in un’unica operatività”.
“In sintesi, volendo fare un parallelo, essa,  rappresenta una forma nuova, stabile e regolata di “sponsorizzazione”, una convergenza  di risorse tra pubblico e privato finalizzata al conseguimento degli scopi statutari”.
“La Fondazione può divenire così uno strumento gestionale innovativo del nuovo welfare, può consentire al sistema pubblico di usufruire di maggiori disponibilità finanziarie e di management nella gestione dei servizi. La Fondazione inoltre, come innovativa modalità di erogazione di servizi in generale, sportivi – sociali nello specifico, può garantire, perseguendo una logica aggregativa, maggiori livelli di collaborazione anche tra Enti pubblici nel perseguimento di obiettivi comuni e assicurare  la più economica ed efficiente produzione/erogazione di una rete integrata di interventi e servizi”.
“Ponendosi importanti obiettivi verso una maggiore chiarezza sul piano gestionale - organizzativo, maggiore flessibilità e  capacità operative;verso   una maggiore e più semplice capacità di reperire risorse economiche (fondi Comunitari, Ministeriali e Regionali) e strutturare rapporti di vario tipo con diversi soggetti  pubblici, privati e terzo settore; configurando il Ceffas come soggetto giuridicamente definito, per creare uno “strumento del Comune di Terni“di forte visibilità esterna che sia di riferimento trasversale per  le politiche relative allo sport formativo e sociale”.
“Per questo – conclude l’assessore Bartolini - un ringraziamento va al consiglio comunale che ha deliberato questo importante atto, ma va stigmatizzato il comportamento dell'opposizione, rappresentata in aula solamente dal consigliere Maggiolini e che quindi non ha voluto partecipare alla votazione di un atto così importante, dopo - tra l'altro - che la commissione presieduta dal consigliere Piccinini aveva votato l'atto all'unanimità dei presenti compresa la minoranza, e quindi solamente per un fatto che mira agli interessi di alcuni e non a quelli dell'intera comunità in un progetto che tra l'altro interessa molti bambini e ragazzi".

 

 

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017