14 Marzo 2014 - ore 00:00 - Sigliato un accordo con le associazioni impegnate nel sostegno di chi è in difficoltà economica. Lavoro sinergico per ottimizzare le risorse a disposizione. Il ruolo dell'Ater
(Ufficio stampa) - L'assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Terni stringe un patto con alcune delle più importanti e radicate associazioni che operano nel volontariato cittadino dando vita ad un Accordo quadro per la realizzazione di interventi di contrasto dell’esclusione sociale e della povertà estrema e per il coordinamento contro le nuove povertà per l’anno 2014. L’intesa, sottoscritta dalle associazioni Sant’Egidio, San Martino, San Vincenzo De’Paoli e Nuova Arci, dalle Zone sociali numero 10 e 11 di cui sono capofila i comuni di Terni e Narni e dall’Ater Umbria, prevede la razionalizzazione e la messa a sistema degli interventi di aiuto che puntano a prevenire l’impoverimento della popolazione. "Tutto nasce - dichiara l'assessore alle Politiche Sociali Stefano Bucari - dalla riflessione collettiva suscitata dalla partecipazione al Convegno sulle povertà svoltosi lo scorso luglio 2013 che ha portato le associazioni di volontariato e gli enti istituzionali a prendere coscienza della necessità di istituire una cabina di regia permanente per il coordinamento degli interventi contro la povertà ed il crescente impoverimento con conseguente esclusione sociale e marginalità. Questo per evitare inutili sovrapposizioni di prestazioni di servizi ed interventi con la relativa dispersione di risorse preziose in un’epoca di bisogno crescente". "Si intende riposizionare al centro delle attenzioni della città - prosegue Bucari - quelle famiglie monogenitoriali ed unipersonali che a causa di una povertà parentale e relazionale sono privi dei beni strumentali a procurarsi l’indipendenza. Nell’ambito dell’accordo si sono offerti e si offriranno per tutto l’anno in corso interventi e servizi di mutuo-aiuto, con attività di supporto ai servizi comunitari, di aiuto domiciliare rivolti a cittadini con lievi fragilità e di attività ricreative, di supporto alla progettualità personalizzata per l’inclusione sociale di persone in condizioni di fragilità in carico alla sirezione Servizi Culturali e Sociali, come anche di servizi di filtro orientati all’accompagnamento alla conoscenza ed all’utilizzo delle risorse istituzionali e comunitarie, di sostegno alla domiciliarità per perseguire l’obiettivo della permanenza al domicilio anche attraverso la promozione della co-abitazione". Altri interventi avranno ad oggetto il sostegno a fasce deboli della popolazione per garantire loro accoglienza sociale in situazioni climatiche emergenziali e pronte risposte al soddisfacimento dei bisogni primari alimentari, igienici e di abbigliamento. Sarà curato inoltre il sostegno al diritto di cittadinanza, agevolando l’elezione della residenza presso sedi associative in grado di fare da tramite con i residenti e domiciliati. Le quattro associazioni prepareranno programmi annuali in cui si articoleranno le finalità dell'Accordo e nei quali troverà spazio anche l'emergenza abitativa. L'obiettivo è dare una risposta, nei locali dell’Ater, a coloro che versano in stato di bisogno abitativo e con cui siano stati già attivati consolidati programmi di aiuto che richiedono, per il raggiungimento della piena indipendenza, di un supporto abitativo strumentale alla verifica delle autonomie acquisite. Utenze e pagamento delle tariffe dei rifiuti solidi urbani saranno totalmente a carico del beneficiario e della associazione che fungerà da garante gestionale.