Ondate di calore

Durante i periodi estivi si possono verificare condizioni meteorologiche a rischio per la salute, denominate “ondate di calore”, percepibili, in particolare, nelle grandi aree urbane. Le “ondate di calore” sono caratterizzate da elevate temperature e che possono durare giorni o settimane ad elevati livelli di umidità e sono definite come la successione di almeno tre giorni consecutivi durante le quali la temperatura dell’aria è uguale o superiore a 33 °C.

Al fine di prevenire o ridurre gli effetti di una possibile ondata di calore sulla salute di soggetti considerati “a rischio”, sono stati definiti 4 Livelli di Rischio nel seguente modo:

  • Livello 0 “NORMALE”: non sono previste condizioni meteo che prevedano incremento di rischio;
  • Livello 1 “ATTENZIONE”: sono previste temperature elevate e/o un’ondata di calore entro le successive 72 ore;
  • Livello 2 “ALLARME”: sono previste temperature elevate e/o un’ondata di calore della durata di almeno 48 ore nelle successive 72 ore;
  • Livello 3 “EMERGENZA”: le condizioni meteo di rischio sono previste per una durata di tre giorni o più consecutivi.

I soggetti maggiormente esposti al “rischio” legato alle ondate di calore sono rappresentati da: 

  • anziani con età superiore a 64 anni; 
  • (che possono non essere in grado di avvertire i cambiamenti di temperatura e di adattarvisi prontamente)
  • neonati ed i bambini al di sotto di 1 anno;  (che hanno maggiori difficoltà a disperdere il calore e dipendono dagli adulti per le condizioni ambientali nelle quali vivono e per lo stato di idratazione)
  • soggetti con malattie mentali; (perché possono essere meno sensibili ai cambiamenti di temperatura e possono dipendere in misura rilevante da chi li assiste)
  • soggetti obesi; (che hanno maggiori difficoltà a disperdere calore)
  • soggetti portatori di malattie croniche; (soprattutto di quelle affezioni cardiocircolatori che limitano le capacità di adattamento del circolo periferico e li rendono più sensibili a condizioni, anche lievi di disidratazione)
  • soggetti che assumono farmaci o sostanze in grado di modificare la percezione del calore o la termoregolazione.

Adeguare i propri comportamenti, sia da parte dei soggetti maggiormente esposti sia da parte di coloro che sono chiamati a garantire il soccorso nelle fasi di emergenza, rappresenta un ottimo strumento di prevenzione al fine di mitigare gli effetti dell’evento calamitoso; risulta pertanto fondamentale rivolgersi al proprio medico di base al fine di ottenere informazioni personalizzate di carattere sanitario ed adottare comunque le seguenti norme comportamentali generali:

PER RESISTERE AL CALDO:  
Evitare, se possibile, l’esposizione all’aria aperta nella fascia oraria compresa tra le 12 e le 18: sono le ore più calde della giornata

Fare bagni e docce d’acqua fredda: per ridurre la temperatura corporea

 

Provvedere a schermare i vetri delle finestre con strutture come persiane, veneziane o almeno tende: per evitare il riscaldamento eccessivo dell’ambiente
Bere molta acqua. Gli anziani devono bere anche in assenza di stimolo della sete: anche se non si ha sete, il corpo potrebbe avere bisogno di acqua
Evitare bevande alcoliche, consumare pasti leggeri, mangiare frutta e verdure fresche: alcolici e pasti pesanti aumentano la produzione di calore all’interno del corpo
Indossare vestiti leggeri e comodi in fibre naturali: gli abiti in fibre sintetiche impediscono la traspirazione, e quindi la dispersione di calore
Accertarsi delle condizioni di salute e offrire aiuto a parenti, vicini ed amici che vivono soli: perché molte vittime delle ondate di calore sono persone sole
Soggiornare, anche solo per alcune ore, in luoghi climatizzati: per ridurre l’esposizione alle alte temperature
Data aggiornamento della pagina: 26/02/2018