Data pubblicazione della pagina: 05-02-2015
Data aggiornamento della pagina: 18-09-2017
La creazione di un cimitero per gli animali di affezione, dovrebbe permettere la definizione di un percorso distinto rispetto allo smaltimento delle spoglie degli animali come rifiuti, consentendo così la sepoltura degli animali da compagnia anche a chi non ha la disponibilità di un idoneo terreno privato. Tale situazione investe il profilo non secondario dell'igiene pubblica, in considerazione del fatto che la mancanza di spazi attrezzati e di infossamenti delle spoglie di animali ad idonea profondità, si possono provocare situazioni di insalubrità e potenziale grave pericolo per chi ne venisse a contatto. A tutt'oggi, infatti, non esistono criteri generali e modalità di sepoltura per gli animali di affezione che garantiscano in modo uniforme su tutto il territorio nazionale l'igiene pubblica. Per tale ragione la disciplina della materia anche in ambito locale deve entrare nel merito della tutela di tutti gli aspetti relativi alla tutela dell’igiene pubblica.
In base alle predette considerazioni, si fa presente quanto segue:
Con il Regolamento CE 1069/2009 le carcasse degli animali d’affezione sono considerate sottoprodotti di origine animale di categoria 1, pertanto devono essere termodistrutte. In deroga a ciò solo il proprietario dell’animale d’affezione in possesso di un terreno può provvedere ad interrarlo, previa certificazione di un veterinario, che escluda la presenza di una malattia trasmissibile all’uomo o denunciabile ai sensi del D.P.R. n. 320/54 (Regolamento di Polizia Veterinaria).
La realizzazione e la gestione dei cimiteri per la Regione Umbria è stata disciplinata dall’allegato B della DGR nr. 69 del 19.1.2005 che detta le “linee guida vincolanti per la realizzazione e la gestione dei cimiteri per animali”. La Giunta Regionale, infatti, con la suddetta deliberazione aveva deciso di reperire l’accordo inerente “il benessere degli animali da compagnia, i cimiteri e la pet – terapy”, che era stato sancito tra il Ministero della Salute, le Regioni e le Provincie Autonome di Trento e Bolzano il 6.2.2003.
Per dare attuazione a tale disciplina anche in ambito locale del Comune di Terni si prega di prendere in esame l'allegato vademecum.
IL RESPONSABILE UFFICIO SALUTE PUBBLICA
Federico Nannurelli