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FarmaciaTerni: rimodulato il contratto di servizio

(ufficio stampa) -  Il Consiglio Comunale ha approvato nella serata di oggi  - con 18 voti della maggioranza di centrodestra e 10 astensioni delle opposizioni -  la modifica per la durata del contratto di servizio della gestione delle farmacie e la rimodulazione dei corrispettivi annui, a fronte di un saldo finale che resta comunque invariato. Il corrispettivo per l’affidamento per la gestione del servizio farmaceutico, disciplinato dal Contratto sottoscritto tra Amministrazione e società FarmaciaTerni, non potrà essere inferiore a  complessivi euro 4 milioni di euro più Iva per l’intero periodo di validità del contratto, la cui durata passa da dieci a dodici anni, a decorrere dalla data di iscrizione del registro delle imprese dell’atto di trasformazione dell’azienda, iscritta il 27.04.2016. Questo è quanto approvato nella seduta del Consiglio Comunale del 29 maggio. Oltre alla durata, il Consiglio ha dato il via libera anche alla richiesta di rimodulazione dei corrispettivi annui, richiesta presentata da FarmaciaTerni, nella persona dell’Amministratore Unico della società Federico Ricci, che ha rilevato non essere sostenibili, all’interno del corrente andamento economico della Società, le condizioni del contratto originario che avrebbero potuto determinare, entro pochi esercizi, una crisi economica irreversibile.
“Si tratta di una proposta di modifica che riguarda la durata e la rimodulazione dei corrispettivi annui a fronte di un corrispettivo finale rimasto comunque invariato - dichiara il sindaco Leonardo Latini -  si propone una rimodulazione di fatto delle annualità che devono essere corrisposte perché c’è una situazione delicata dell’azienda farmaceutica. La rimodulazione è seguita dopo un accertamento accurato e profondo, operato dal nuovo amministratore unico Federico Ricci che ha verificato come il quadro economico non corrispondesse al reale, evidenziando enormi difficoltà nella corresponsione dei canoni al comune. I corrispettivi richiesti originariamente, inciderebbero  profondamente sul bilancio dell’azienda e questo potrebbe procurare perdite nel  bilancio 2019. L’amministrazione ha ritenuto di non mettere a rischio un patrimonio importante, anche dal punto di vista lavorativo, come FarmacieTerni, anche al fronte di non avere al momento la disponibilità di entrate che avrebbero fatte comodo al Comune. Abbiamo preferito salvaguardare un’azienda che è patrimonio del Comune e della  città, anche in un’ottica di valorizzazione della società, azione che è stata intrapresa dalla nuova gestione. Previlegiata la salvaguardia di un bene pubblico importante, proponendo questa modifica al contratto, per quanto riguarda la durata e la rimodulazione dei corrispettivi che comunque dovranno essere versati Comune. Abbiamo avuto indici concreti  su come l’azione che il nuovo amministratore ha posto in essere stia avendo effetti befinici, ci sono stati miglioramenti che fanno ben sperare. L’azione di governo sull’azienda non appaiano come palliativi ma fanno presagire esiti ben diversi da quelli ottenuti dalle passate gestioni”. 
 Visto il protrarsi di circostanze di insostenibilità degli oneri derivanti dal contratto di servizio, il Consiglio Comunale, onde evitare  una situazione di perdita strutturale, con conseguente obbligo di razionalizzazione ha approvato la rimodulazione dei corrispettivi, il cui ammontare complessivo, comunque, non viene modificato. La modifica della durata del contratto e le modalità di pagamento, determino una riduzione delle entrate correnti con effetti, per l'Ente, di minor impatto rispetto alla perdita del valore del patrimonio conseguente alla liquidazione della stessa azienda.
Cosa cambia: il corrispettivo iniziale era fissato in 4 milioni di euro da pagarsi in dieci quote annuali a carattere variabile ripartite in 120 mila euro per il primo anno, 250 mila  per il secondo, 350 mila per il terzo, 400 mila per il quarto anno, dal quinto anno fino alla scadenza  480 mila euro. I nuovi corrispettivi saranno così ripartiti:  5 mila euro nel 2019; 10 mila euro nel 2020;  50 mila euro nel 2021; 100 mila nel 2022 con una crescita progressiva sino a  515.841 euro nel 2030, per un totale di 3.390.841 euro. I corrispettivi, sommati a quelli già versati all’Ente dalla data  di approvazione del Contratto ad oggi, ammontano  a 608.762,12.

Data aggiornamento della pagina: 29/05/2019