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Per il Palazzo di Corso del Popolo accordo tra Unmil e Comune

(Direzione Generale/Uff. stampa) – E’ durato quasi due ore l’approfondito sopralluogo che si è tenuto questa mattina nella sede del comune a Corso del Popolo tra il presidente dell’Unmil Gianfranco Colasanti, i rappresentanti dell’impresa  che ha realizzato l’edificio,  Sergio Annibaldi e Vito Santarzieri, il Comune con il direttore generale e responsabile del Rup, Aldo Tarquini, il dirigente dell’ufficio manutenzioni Renato Pierdonati, il comandante dei vigili urbani Federico Boccolini. L’incontro si è soffermato sul percorso dei diversamente abili per accedere ai servizi h24 dei vigili urbani in orario di chiusura degli uffici comunali; sul funzionamento delle barriere antincendio. Il presidente Colasanti ha illustrato le esigenze di autonomia e di sicurezza che i diversamente abili chiedono in ogni situazione, compresa quella di eventuali emergenze. Colasanti ha anche evidenziato la necessità del massimo rispetto delle normative vigenti.
L’Amministrazione comunale ha innanzitutto ringraziato Colasanti per le evidenziature che contribuiscono a garantire l’accesso ai diversamente abili in tutte i servizi aperti al pubblico del nuovo palazzo, un obiettivo che è chiaramente proprio anche del Comune di Terni. Palazzo Spada, dal canto suo, ha evidenziato che l’investimento fatto è consistente e vuole offrire una logistica di più facile accesso per tutti i cittadini. Il Comune ha evidenziato che l’edificio è stato progettato e realizzato con soluzioni innovative e tecnologiche anche per quanto attiene gli aspetti della sicurezza e dell’abbattimento delle barriere architettoniche.
In merito ai percorsi di accesso ai servizi H24 dei vigili urbani sono stati evidenziate  da tutti le soluzioni che consentono alle persone con disabilità di poter salire, in autonomia, al primo piano, compreso negli orari di chiusura dell’ingresso principale del Palazzo. Concordata anche la possibilità, per le situazioni di emergenza (es. denuncia sinistri in orario di chiusura ecc), l’ingresso diretto in un posto auto riservato al primo piano interrato, con accesso immediato all’ascensore per accedere agevolmente al primo piano. Definite anche le procedure che il personale in servizio al piantone dovrà tenere conto nel caso di accesso di un diversamente abile.
Per quanto riguarda le barriere antincendio è stato chiarito che dovrà essere sempre garantita l’apertura massima di 120 centimetri previa attivazione del congegno elettronico già montato ma non sempre già attivo. Una caratteristica progettuale avanzata del nuovo edificio nell’ottica di assicurare sia il rispetto della normativa antincendio che l’abbattimento delle barriere architettoniche. Il presidente dell’Unmil ha insistito sulla apertura delle porte in base alla normativa vigente (Dpr 14 giugno 89 n. 236) e ha comunque preso atto del sistema di sicurezza già installato chiedendo però il funzionamento in ogni circostanza.  Per quanto attiene il corpo di guardia dei vigili urbani, Colasanti, pur prendendo atto dei percorsi individuati, ha sostenuto che la soluzione ‘naturale’ era quella di un ascensore interno, così come descritto dal Dpr 503 del 24 luglio ’96.  Il presidente in prospettiva, al fine di evitare la presa d’atto di edifici già costruiti,  ha chiesto che venga inserito un tecnico di fiducia del mondo della disabilità nelle commissioni urbanistica, edilizia e lavori pubblici. Il Comune, anche su questo punto auspica che la collaborazione già avviata possa dare una risposta soddisfacente.
Al termine dell’incontro tutte le parti hanno preso atto del rispetto delle normative, dello spirito di collaborazione  e di costruzione che ha caratterizzato il sopralluogo conclusosi con risultati soddisfacenti.

Data aggiornamento della pagina: 02/05/2017