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“Il sindaco faccia qualcosa per bar e locali

(ufficio stampa) – “Ogni consigliere comunale, in particolare quelli che sono in contatto per motivi di lavoro con gli operatori dei locali pubblici, bar, ristoranti, pizzerie e pasticcerie – dichiara in una nota la capogruppo di Uniti per Terni Paola Pincardini – sa che la situazione è drammatica e che a Terni ci sono migliaia di famiglie senza reddito. Si stanno accumulando inoltre centinaia di migliaia di euro di affitti non pagati che gravano a loro volta sui proprietari degli immobili che pur devono continuare a pagare tasse e manutenzioni.
In questi primissimi giorni che consentono l’asporto dei cibi e le consumazioni si intravede un minimo di luce ma è chiaro che la partita vera si giocherà dopo il 18 maggio. Per consentire ai locali di lavorare con un minimo di possibilità di ricoprire le spese occorre l’utilizzo degli spazi all’aperto, dell’ampliamento e del potenziamento del servizio al tavolo, in quanto la quasi totalità dei locali al proprio interno ha dimensioni incompatibili con un numero di coperti e consumatori adeguato. Sulla fronte della occupazione del suolo pubblico ci aspettiamo un atto di coraggio da parte del sindaco di Terni. Noi non chiediamo la rimodulazione delle tariffe in quanto sappiamo perfettamente che un comune in dissesto non può farlo, noi chiediamo che gli esercenti pubblici a fronte di un pagamento complessivo inalterato dell’occupazione di suolo pubblico abbiano diritto a un consistente incremento di spazi che deve essere strettamente legato all’emergenza e che è ampiamente giustificato dal fatto che tavolini e consumatori devono rispettare in maniera scrupolosa il distanziamento sociale. Dunque nessuno sconto sulle tariffe, ma consentire metri in più gratuiti perché dovuti per la salute di tutti noi.
Facciamo presente che l’Amministrazione comunale e i partiti che la appoggiano in maniera organica hanno criticato – a nostro parere giustamente – il governo Conte perché non ha messo in campo misure rilevanti per il sostegno delle attività produttive, in particolare quelle di piccole e medie dimensioni, quasi sempre a conduzione familiare, ma notiamo anche che qui a Terni il governo della città si è comportato in analoga maniera, se non peggio, non ci risultano infatti nessun tipo di agevolazione, né di revisione fiscale, ma neanche qualsivoglia provvedimento, a sostegno di chi vive della propria impresa, della propria attività”.

SPA - Ufficio Stampa/Agit

Data aggiornamento della pagina: 06/05/2020