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"L'ospedale di Terni struttura essenziale"

(ufficio stampa) - Si è svolta questa mattina, nella seduta della 2 commissione consiliare, l’audizione con le organizzazioni sindacali della funzione pubblica Cgil _Cisl e Uil sulle tematiche riguardanti l’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni. Le organizzazioni insieme alle Rsu dell’azienda hanno incontrato, l’assessore regionale alla Sanità Luca Barberini con il quale hanno stabilito un accordo per l’anno 2018 per l’assunzione di una altra ulteriore aliquota, rispetto alla richiesta dell’anno precedente, di personale con vari profili e concordato un crono programma per avviare le procedure di concorso. Nella stessa sede le sigle sindacali hanno presentato una proposta di fabbisogno triennale per gli anni 2018-2020, per essere approvata dalla Regione, che prevede l’assunzione di n. 40 infermieri, n.6 ostetriche, n. 29 O.S.S., n. 7 tecnici di radiologia, n. 8 tecnici di laboratorio, n. 9 amministrativi, n. 25 dirigenti medici, n. 15 amministrativi su base regionale. La proposta è stata avanzata valutando le esigenze assistenziali previste nel triennio. Le sigle sindacali si augurano che la proposta venga approvata dalla Regione nella sua interezza e chiedono all’Amministrazione comunale di vigilare affinché non sopraggiungano eventuali riduzioni di personale che andrebbero ad incidere negativamente sulle capacità professionali dell’azienda e su quelle di cura. Dalla seconda commissione è emersa l’unità di intenti appartenente a tutte le diverse forze politiche, come già avvenuto precedentemente, di estendere la discussione sul futuro dell’Ospedale di Terni. Previsto, infatti, a breve, l’incontro richiesto dal presidente Masselli con l’assessore regionale Barberini, per aprire un confronto sulle strategie future intraprese dall’Azienda. All’incontro, previsto entro il mese di gennaio, sono stati invitati anche i rappresentanti delle sigle sindacali e le RSU dell’azienda.
“Lo scopo di questa audizione – afferma Giorgio Lucci Cgil - è quello di condividere come organizzazioni sindacali il documento che abbiamo redatto e presentato alla Regione. Abbiamo aperto una vertenza nel 2017 e chiusa pochi giorni fa. Vertenza finalizzata a garantire che l’ospedale di Terni continui a esercitare nel miglior modo possibile con l’organico adeguato e con qualità. La dotazione era ferma al 2004, a fronte, invece, di un aumento di servizi, nuove aspettative, mobilità verso il nostro territorio di degenti provenienti da altre realtà. Si è reso necessario aprire una vertenza sindacale per far vedere che c’erano delle difficoltà dal punto di vista del personale. Abbiamo presentato anche un atto all’ispettorato del lavoro sulle turnazioni. Ci sono già dei posti messi a bando per alcuni profili professionali che si supplivano con i tempi determinati. C’è una stabilizzazione del personale che lavora a tempo determinato più una proposta di aliquota. Dobbiamo capire se la proposta è stata accolta in maniera totale. Cento posti di lavoro che a noi servono tutti. Vi chiediamo come politici di verificare e monitorare che non vengano tagliati questi posti. E’ stata fatta una operazione di qualità e serietà. I numeri non sono messi a caso ma sono scientificamente legati al fabbisogno. Chiediamo alle forze politiche che sia rispettato il numero richiesto”.
Mauro Candelori Uil: “Chiediamo alla Amministrazione di vigilare su quanto richiesto in termini di personale. Ma vorrei ampliare la discussione e mettere in luce il dibattito sulla sanità ternana.  Dobbiamo ragionare sul futuro dell’azienda. L’Umbria dovrebbe puntare sull’azienda in quanto molti pazienti vengono da fuori, specialmente dal Lazio. Tavolo permanente di discussione con tutte le forze sociale e ragionare sul futuro. Il ruolo dell’azienda ternana sull’alta specialità è fondamentale. Va costruita, va mantenuta facendo crescere professionisti di livello con una prospettiva a medio lungo termine. Altrimenti qualcuno se ne va. La politica conosce bene le scelte fatte. Non può essere il sindacato a dare indirizzi o scelte. Secondo la nostra idea occorre realizzare ex novo, integrare con il territorio. Spero che l’assessore regionale abbia colto gli aspetti della legge”.
Nicola Ambrosino Cisl: “Mantenere la qualità nell’azienda ospedaliera è una priorità fondamentale. Per mantenere la qualità occorre investire sul personale, sulla formazione, sulla tecnologia. Gli operatori e la tecnologia devono andare di pari passi. I posti letto non sono sufficienti. Molti posti letto stanno nei corridoi. Secondo noi è molto pericoloso. Ci sono indici di mortalità dovute ad infezioni che spesso sono causati proprio dalle condizioni di degenza nei corridoi".
“Ringrazio le sigle per le informazioni forniteci – dichiara il sindaco Leonardo Latini - e apprezzo l’unità politica di tutti i gruppi presenti che immagino sia la stessa delle sigle sindacali. Si intuisce la situazione dell’azienda ospedaliera anche per chi non è dentro alla struttura. Come sindaco mi impegno affinché il tema della salute e dell’Ospedale sia sotto i riflettori, quanto meno mediatici. Bisogna comprendere se i due ospedali minori possono alleggerire il peso di quello di Terni dovuta ad una congestione dell’afflusso dei pazienti, ma a riguardo, deve essere portata avanti una interlocuzione più alta per comprendere effettivamente la necessità o meno della presenza dei due plessi. I politici regionali dovrebbero farsi portavoce dei problemi della Regione nel suo complesso, il rispetto dei territori è fondamentale, specialmente per questi temi. L’impegno che mi prendo in questa sede è quello di agire in questa direzione per quanto mi è possibile. Chiedo anche la collaborazione a tutti, per una interlocuzione seria e competente”. “Apprezzo – afferma Cristiano Ceccotti - in qualità di gruppo della Lega la presenza e il coinvolgimento dei sindacati. Più volte abbiamo invitato qui l’assessore regionale Barberini per trattare questi temi di cui riconosciamo l’importanza. Da parte nostra abbiamo fatto molti atti di indirizzo sia sulla città della salute, sia sull’ospedale in genere. L’ospedale di Terni sta diventando un punto di riferimento anche per altre realtà. Dobbiamo avere un piano di sviluppo e una proiezione sul futuro per tutta la sanità provinciale. La quota cento inciderà molto sul personale con tagli del 30%. Va rafforzata la collaborazione con l’università. Noi siamo qua e siamo pronti a palesare le problematiche all’interno della Regione e ringrazio tutte le sigle. Dateci indicazioni e sollecitateci per una attenta analisi e sintesi e prese di posizioni forti”. Si associa ai ringraziamenti nei confronti dei rappresentanti delle sigle sindacali anche il consigliere ClaudioFiorelli M5s: “Anche io ringrazio le sigle che ci consentono di continuare a mantenere un faro sulla condizione della sanità. L’ospedale è considerato uno dei migliori del centro sud. Le altre regioni pagano all’Umbria i servizi erogati. Terni ha una mobilità attiva del 30% circa. Il che significa che il paziente viene con un suo indotto. Parenti, amici che conoscono e vivono la città. L’indotto ci deve far pensare. Dobbiamo mettere al centro dell’Amministrazione la sanità ed il suo contorno. Sono competenze regionali ma un Sindaco si può far sentire prendendo delle posizioni chiare. Quando un Sindaco parla la Regione lo deve ascoltare. Saprà il primo cittadino come farsi sentire. Noi abbiamo due ospedali Narni e Amelia che stanno chiudendo e un ospedale vecchio che non sa gestire il flusso in aumento dei pazienti. Volevo presentare prima di natale un atto di indirizzo per non spegnere i riflettori sulla tematica. Bisogna mantenere alta l’attenzione. Per chi è all’interno la situazione è molto chiara, C’è una differenza abissale tra il Santa Maria e altri ospedali della regione. La realtà che vivo ogni giorno è molto differente rispetto al documento presentato. Avverto la necessità che si vigili e si mantenga alta l’attenzione. Presento anche un atto di indirizzo che spero diventi un atto di commissione affinché il sindaco vigili sia sul mantenimento dell’ alta specialità a Terni e sia su quella attrattività che fino ora ha contraddistinto il nosocomio ternano e che ha generato un flusso importante di persone che scelgono Terni come meta di cura”. Paolo Angeletti Terni Immagina: “Sono stati sollevati due problemi: 1° i concorsi programmati sono in attesa di essere sviluppati, quindi una prima emergenza è risolta, ma non il fabbisogno sulle esigenze triennali. Si tratta di essere soddisfatti di questo primo concorso. Stiamo andando quindi nella giusta direzione. 2° problema di ben più ampio raggio. Il futuro dell’azienda ospedaliera, futuro dell’alta specialità. Io non capisco perché avendo capito che bisogna fare una scelta tra rendere funzionale strutturalmente soddisfacente l’attuale ospedale o farne uno nuovo, ancora questa scelta non è stata fatta. Bisogna fare un ospedale nuovo. Questo i sembra chiaro. Non si può aspettare più. Noi ci batteremo affinché questo sia possibile”. “ L’incontro di oggi è importante – afferma Alessandro Gentiletti Senso civico - in campagna elettorale abbiamo a lungo parlato dei problemi della sanità. La Regione ha tenuto fede all’assunzione di 70 unità, comunque non sufficienti al fabbisogno reale. Il Comune dovrà svolgere una funzione di monitoraggio di tutte le forze politiche. L’assessore Barberini dovrebbe venire in questa commissione e dovremmo noi sottoporre tutte le questioni, compresa la possibilità della realizzazione di un nuovo edificio. Senso civico vuole continuare il dialogo con le sigle, difendere quello che è stato ottenuto nelle contrattazioni e dobbiamo approfondire e coordinare le azioni che vadano nella direzione della tutela. Chiedo a Fiorelli di far diventare l’atto un atto della commissione. La necessità più o meno di più plessi? Dobbiamo riprendere la valutazione della presenza dei due plessi e capire se veramente sia necessaria. Le complessità del sistema siano tante. Credo sia necessario difendere quello che abbiamo ottenuto ma fare una seria riflessione sulle reali esigenze della struttura. Leonardo Bordoni Lega: “Ringrazio anche io le sigle per aver posto l’attenzione sul tema. L’ospedale non offre solo servizi ma fa collettività, con la particolarità di un servizio cui siamo tutti destinati ad entrare nella vita per noi o per i nostri parenti. Emerge ed è ben chiaro dove si sta andando. Questo dobbiamo aver presente. Vorrei sapere quale sia la posizione dei medici e quale è la valutazione sulla ricchezza delle professionalità. I medici sono gratificati o mortificati? Perché i medici vanno via? Quante volte Barberini ha spiegato formalmente la propria impossibilità a presenziare ai nostri inviti?. Non possiamo nascondere una realtà. Questa compagine regionale non riesce a risolvere questi problemi. Siamo sicuri, noi, che c’è humus perché fioriscano le nostre ragioni? Siamo convinti che quel terreno sia fertile per comprendere le ragioni e pianificare soluzioni?” Paolo Cicchini Lega: “Concordo in pieno con quanto detto questa mattina. La nostra sanità è meritevole di attenzione. Ha bisogno di funzionalità. Sono d’accordo con le domande poste dal collega Bordoni. Perché tanti se vanno?” Lucia Dominici Fi: “Ho apprezzato le parole del sindaco e le visioni che i consiglieri hanno che sono visioni che convergono. Noi siamo nuovi e dobbiamo vedere da un altro punto di vista .Gli interlocutori istituzionali qui non si sono ancora seduti. La nostra potrà essere un ruolo di vigilanza. Noi vorremmo capire quale futuro sia riservato ai presidi di Narni ed Amelia e anche a quello della Asl. Il nostromo spedale ha delle eccellenze. Ho sentito che c’è un tavolo di concertazione. Vorrei sapere i risultati e vorrei che il sindaco ne prendesse parte. Questa nuova amministrazione può portare nuovi risultati”.
“Alle sigle e alle Rsu dell’ospedale va anche il mio ringraziamento – conclude Francesco Filipponi Pd - è un risultato positivo, questo incontro per l’unità di intenti e per la sensibilità di tutte le parti verso l’argomento. Accolgo le parole del sindaco perché le forze politiche trovino una intesa valida anche per il confronto con la Regione dell’Umbria. Anche io penso che sia necessaria, come richiede Mauro Candelori , la realizzazione di un tavolo permanente. C’è bisogno di un tavolo che possa concertare sulla base delle esigenze del territorio. Turni, professionalità, formazione, specializzazione. Concludo con rinnovando l’invito all’assessore Barberini che aspettiamo entro il mese di gennaio ed estendo l’invito a tutti i presenti. Lì avremmo modo di approfondire più aspetti e avere un confronto serio”.

Data aggiornamento della pagina: 07/01/2019