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“Più coraggio del Comune per le politiche ambientali”

(ufficio stampa) – “La riunione di ieri, al Ministero dell’Ambiente, per la verifica delle bonifiche in atto, ha confermato, qualora ce ne fosse bisogno – dichiara in una nota la capogruppo di  Uniti per Terni  Paola Pincardini – che la situazione di Terni dal punto di vista ambientale è molto preoccupante. Uniti per Terni condivide la richiesta di approfondimenti avanzata dalle organizzazioni sindacali presenti ed esprime rammarico per il fatto che alle domande si sia risposto negando il diritto alla parola.
Il quadro ambientale è quello che i Ternani, purtroppo spesso sulla loro pelle, conoscono molto bene, caratterizzato da un territorio con una particolare conformazione sul quale insistono impianti industriali impattanti, di incenerimento, nonchè un traffico veicolare – nel rapporto abitanti auto – tra i più alti di Italia.
Si tratta di una situazione che si trascina da anni, che ha visto le istituzioni locali non rappresentare in maniera adeguata le sacrosante richieste di una cittadinanza che da tempo pone la priorità del diritto alla salute e di una città più vivibile.
Duole constatare che da un anno e mezzo a questa parte non vi è stato quel cambio di passo che la città si attendeva.
Pur apprezzando alcuni nuovi interventi non possono essere qualche decina di metri quadri di pavimentazione stradale antismog o le piantumazioni lungo alcune strade cittadine a dare quelle risposte attese.
La questione dell’inquinamento derivante dalla grande industria va affrontata con decisione, occorre un confronto molto più serrato tra il Comune e le attività produttive che hanno ricadute ambientali significative, ad iniziare da Ast.
Purtroppo constatiamo che il tema dell’intensificazione dei controlli delle emissioni, anche con strumentazioni più efficaci, sembra scomparsa dall’agenda dell’Amministrazione, con l’occasione vorremmo sapere se si sta lavorando in tal senso. Così come se ci siano interventi migliorativi in termini ambientali per uno degli impianti siderurgici più importanti di Italia.
Non abbiamo registrato cambi di passi significativi neanche per quanto riguarda la situazione dell’impianto di incenerimento, il no all’ampliamento dell’attività non può diventare la foglia di fico per nascondere il tema principale della questione: l’attività attuale dell’inceneritore e se essa sia compatibile con un territorio già ambientalmente stressato. La vera risposta è la delocalizzazione dell’impianto.
Insufficienti, infine, le politiche per il contrasto dell’inquinamento da mobilità.  Una lotta efficace al Pm10 non può essere affidata alle sole ordinanze adottate in base agli obblighi di legge.
Occorre aprirsi alla città, alle associazioni, alle organizzazioni sindacali. Occorre iniziare a confrontarsi su una rete di piste ciclabili che sia facilmente percorribile e realmente alternativa all’uso dell’auto, sul trasporto collettivo su rotaia, comunque elettrico, con percorsi dedicati. Chiediamo alla Amministrazione Comunale rapidità, coraggio e visione, pensando a progetti realmente innovativi, come ad esempio quello di una linea tram che congiunga Borgo Rivo con il Santa Maria, passando per il centro cittadino”. 

SPA - Ufficio Stampa/Agit

Data aggiornamento della pagina: 15/01/2020