Notizia

"Rivedere i canoni concessori dell'idroelettrico"

(ufficio stampa) - In merito ai canoni concessori dello sfuttamento idrolettrico il gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle ha inviato una lettera aperta alla presidente della Giunta Regionale Donatella Tesei.
Eccone il testo: "In questi giorni difficili per la nostra comunità è arrivato il momento non più derogabile - scrivono i Cinque Stelle -  di restituire a una parte della nostra regione quanto sottratto nel corso dei decenni in favore delle multinazionali.
Non è più sostenibile che il Comune di Terni seppur privandosi della sua risorsa turistica più importante per oltre 300 giorni l’anno, non ne riceva in cambio che le briciole.
Questo mentre la città cade a pezzi, le imprese faticano, mentre i ternani sono costretti a curarsi nell’ospedale più vecchio dell’Umbria, mentre i servizi legati al welfare sono ormai diventati prestazioni collegate ai pochi fondi che arrivano dalla Regione. Il tutto mentre in realtà Terni ha il suo petrolio. Petrolio che sta facendo la felicità di poche fortunate persone.
Perché di fatto questa privazione ha consentito alle multinazionali che si sono succedute negli ultimi pochi lustri di incassare miliardi di euro. Non milioni, miliardi che sono passati sopra le nostre teste  accompagnati per mano da una certa classe politica bipartisan senza inciampare o fermarsi sui cumuli di rifiuti o sulle buche nelle strade con i quali facciamo i conti noi comuni mortali, ma arrivati dritti a destinazione.
Seppur il salto delle Marmore, oltre che orgoglio per noi ternani, è di fatto un bene pubblico ed indelocalizzabile patrimonio della nostra comunità, solo la Regione ad oggi ha il potere di fermare quello che per anni abbiamo definito saccheggio.
Per questo ci appelliamo a lei e al suo buonsenso. È arrivato il momento che si rivedano in maniera significativa i canoni concessori di chi in un solo anno ha ricavato allo sfruttamento idroelettrico della Cascata cifre che si aggirano intorno ai 150 milioni di  euro.
È arrivato soprattutto il momento di avere coraggio ed immaginare un nuovo futuro per questo patrimonio lasciatoci dall'ingegno e dalla operosità dei nostri antenati.
La comunità ternana è in ginocchio, questo virus sta rappresentando solo il colpo finale utile ad accelerare una caduta che solo la volontà politica ed il coraggio possono fermare.  Non ci sono altre strade. Terni rinasce con la sua Cascata o muore tra le ciarle della politica".

SPA - Ufficio Stampa/Agit

Data aggiornamento della pagina: 17/04/2020