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Melanzane e carote, il prezzo è caro

(ufficio stampa) - L’inflazione generale a Terni a maggio si mantiene pressoché stabile e si attesta a 0,6% (era 0,7 ad aprile), di poco inferiore a quella nazionale pari a 0,8.
I servizi statistici del comune di Terni hanno diffuso il  bollettino di maggio.
Rispetto ad aprile, si registra un incremento medio dei prezzi pari a +0,4%; per l’Italia il dato è +0,2% come comunicato da Istat lo scorso 31 maggio. 
Tornano però a salire, e lo fanno in maniera netta i prezzi dei prodotti della divisione Prodotti alimentari e bevande analcoliche +1,7%. Una variazione congiunturale così alta non si registrava da febbraio 2023. Questa fiammata fa risalire l’inflazione calcolata per i soli prodotti alimentari (su base annua) a +3,1 vale a dire che l’inflazione della divisione Prodotti alimentari e bevande analcoliche è oltre 5 volte più alta di quella generale (+0,6%).  Essendo il carrello della spesa un elemento preponderante nella spesa delle famiglie questo dato impatta sicuramente sulle famiglie.
In particolare tra i prodotti alimentari si sono rilevati forti aumenti sul prezzo della frutta soprattutto quella di stagione, estiva. Rispetto a maggio dello scorso anno i prezzi di pesche, ciliegie e albicocche, sono aumentati anche di oltre il 30-40%. Più contenuti i rincari della verdura (+2,6%): i pomodori ad esempio costano meno dello scorso anno ma melanzane, insalata e carote sono più care.
 

SPA - Ufficio Stampa/Agit

Data aggiornamento della pagina: 19/06/2024